Vi presento “Specchi”, oggi a Cassino

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Ho poche parole da scrivere, adesso. Ho parole intessute di ringraziamenti, di aspettative, di speranze, di tenerezze nuove e gratitudini stratificate nel tempo.

Tra poche ore, le mie parole saranno pronunciate da una voce non mia e mi sentirò come una passeggera sul molo in attesa di salpare per il primo viaggio nella vita.

Eppure, quelle poche parole, che oggi possiedo, voglio consegnarle ai lettori potenziali, a quelli reali e a quelli immaginari così come a quelli futuri, se mai verranno.
La parola principale che ho da richiamare è “ospite“, espressione amata per la sua potente reciprocità che assimila chi accoglie e chi è accolto.
Ed è così che mi sento a poche ore di distanza dalle 17 del 20 ottobre 2018.
Sarò ospitata dall’associazione Pentacromo, che tante volte ha spalancato le sue porte ai nostri progetti, circondata dalle opere della mostra collettiva L’indole di Narciso, e sarò ospitante perché da ospite porterò un dono, un presente fatto di pagine da voler condividere con tutti quelli che accetteranno l’invito, porterò i versi che compongono le immagini di Specchi, raccolta pubblicata da Edizioni Tracce che a sua volta mi ospita in una circolarità di ringraziamenti.
La seconda parola che porto con me è “Condivisione“, certo una espressione abusata al punto tale da risultare banale e quasi indigesta, ma non per me che invece la preservo dall’usura nutrendola con afflati di fiducia. Ed è dalla condivisione magica che nasce questo incontro. Dalla condivisione con Vera Cavallaro, ispiratrice, amica e fonte di forza, che ci sorprenderà con una performance interpretativa delle poesie che ascolterete, con Francesco Giampietri, diventato in poco tempo un amabile e caro portatore di dialoghi e narratore di immaginari affini, con Rita Cacciami che è una artefice di determinazione che si manifesta con una virtù divenuta rara, la gentile cortesia, di Luigi Pizzuti che non conosco ancora, ma che ha selezionato dei brani che amo molto per accompagnarci in questo incontro, e poi, Antonio Nardelli con il quale condivido troppo e sempre troppo poco, complice e socio nella vita, nell’affetto e nell’immaginazione che ha dato vita a Tantestorie.it e poi a Giuseppe Coschignano che si è lasciato coinvolgere in questa avventura.
La terza parola che richiamo a voi tutti è “presenza“, vi invito ad essere presenti all’incontro di oggi in via Bellini 7 a Cassino alle ore 17 e vi invito ad essere presenti nella vita, nelle scelte che fate, negli obiettivi che vi prefissate, negli abbracci che date e nei sogni che formulate. Essere presenti significa essere consapevoli di se stessi e degli altri ed è il solo modo per essere ospitali condivisori di idee e parole nuove e insieme antiche.

Paola Caramadre

Giornalista, autrice e lettrice onnivora e curiosa. Promotrice culturale, 'regista dei libri' e cofondatrice di Tantestorie.it

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