Ausonia e i due volti di Maria

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Questa è la storia di Maria e di Ausonia un piccolo paese del Frusinate; non è una donna qualunque è la più importante di tutte le madri. Sto parlando della Madonna che in questo paese è venerata in due culti distinti che mi appresto a farvi conoscere.

La prima Maria che vi voglio presentare è la “Madonna del Rosario”, appartiene al culto delle Madonne vestite, avvolta nel suo bel manto celeste con il vestito a fiori rigorosamente ricamato a mano;  ha un ruolo molto importante per  Ausonia, infatti, è la protagonista del gloria del Sabato Santo. Quando viene a sapere che suo figlio è risorto cinque uomini chiamati, “squadra” la fanno correre dall’esterno della chiesa fino all’altare per farle abbracciare Gesù. Ha un forte impatto emotivo sulla popolazione, legato al ruolo profano, infatti, una sua caduta è vista come il verificarsi in futuro di un evento negativo. Anni fa sul palmo della mano vi era il Bambinello vestito come lei cosa simile a molte altre Madonne vestite.

L’altra Maria è la Madonna del Piano statua di legno scolpito, seduta sul trono con il figlio in braccio, è avvolta solamente dal mantello celeste con stelle dorate. Il 23 aprile 1100 apparve miracolosamente nel territorio di Ausonia; la cosa singolare è che fino a quel momento, quella statua, era la Madonna della speranza venerata a Castro dei Volsci. Si è creata una splendida fratellanza che rivive ogni tre anni.

E’ una madre potentissima e gli ex-voto presenti nel santuario ne sono la conferma, come tutte le storie ad essa legate; ad esempio si racconta che, in passato, durante il maltempo le sue campane iniziassero a suonare tipo martelletto calmandolo e riportando la quiete.

Antonella Branca

Sono nata qualche annetto fa, cresciuta in un piccolo paese ricco di storia e tradizioni, a pochi passi dal mare, dove tuttora fuggo appena possibile. Ho frequentato la biblioteca del mio paese e sono cresciuta con lei, nel 2004 insieme con alcuni compaesani abbiamo fondato un’associazione culturale e creato un piccolo giornale a diffusione gratuita dal titolo “Sciuccaglie”. Sempre in quell’anno con un gruppo di amiche ci siamo occupate del nascente Museo della Pietra e siamo state formate per essere guide turistiche. Appassionata di seggi elettorali e politica, nel 2005 ho svolto un percorso universitario per l’accesso delle donne in politica e nelle istituzioni; lì mi sono innamorata della storia delle donne e della condizione femminile. Ho partecipato, dietro le quinte, a un progetto sulla guerra e le violenze di quel tempo. Nel 2010 ho creato un blog tutto mio, dove raccontare di viaggi nelle tradizioni popolari, nelle ricette italiane e della cucina povera. Ho scritto storie d'amore e di amicizia, e altro ancora. Scherzosamente mi definisco un po' giornalista, un po' food blogger, un po' storica. Ma sognatrice, romantica e solare; schietta, diretta e determinata.  Cerco di trasmettere i sentimenti che catturo nel mio vivere quotidiano, spesso con ironia dico: "Sono una scrittrice, qualsiasi cosa tu dica o faccia può essere utilizzata in una storia". Ho partecipato alla prima edizione del premio letterario “Veroli Alta”, con il testo C’era una volta il paese di pietra, nel 2013 e sempre in quell’anno ho scritto il mio libro auto-prodotto, non in vendita perché è la mia bomboniera di nozze; dal titolo “IL SAPORE DEI RICORDI”. Ho collaborato con varie realtà e dal 2016 con immenso piacere scrivo per voi di tantestorie.it.

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