Pillole di Economia applicata alla quotidianità

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In effetti, che ci fosse qualcosa di strano nella mia applicazione dell’economia di tutti i giorni l’ho capito relativamente presto, forse la prima volta che ho messo il naso fuori dal paese. Non inteso come nazione, sia chiaro, ma proprio come paese, poco popolato e arroccato su una collina.
Devo riconoscere che ho assorbito talmente in profondità i dogmi di economia che mi sono stati inculcati da mia madre da non averli mai messi in discussione.
Grazie alle ferree lezioni di economia impartitemi da mia madre sono sopravvissuta a varie vicissitudini e a mode discutibili con una certa protervia.
Ed ecco i dieci comandamenti di economia applicata alla quotidianità:

  1. Non abusare di niente, prendi solo quello che ti serve, valuta bene quello di cui hai bisogno.
  2. Per vestirti scegli la qualità dei tessuti non quello che va di moda. Il mercato dell’usato può dare molte soddisfazioni.
  3. Usa la fantasia, ricicla, riadatta, riusa. Niente va sprecato.
  4. Rispetta gli oggetti di cui ti circondi, falli durare, curali e loro si prenderanno cura di te.
  5. Pensa che quello che compri è il frutto del lavoro di qualcun altro, rispetta quel lavoro e fai in modo che sia un lavoro rispettato. Quindi non puoi che comprare vicino al tuo ambiente, tra persone che conosci. Che ne sai in Pakistan in che condizioni lavorano? Si va in deroga solo quando i prodotti finiscono nel secondo o terzo circuito di vendita, ovvero “di seconda mano”.
  6. Analizza bene le tue entrate e i tuoi bisogni, pianifica gli acquisti non in base alla necessità ma in base alla reale copertura economica e ai tempi di ammortamento. In questo modo acquisterai solo cose necessarie. Insomma non risparmi per una sciocchezza.
  7. Condividi, metti in circolo, scambia, presta, regala. Quello che non ti serve più può servire ad altri, quello che non ti piace più può essere di moda e tu non lo sai.
  8. Viaggia non per andare in vacanza ma per fare qualcosa: che sia andare a trovare un amico o andare a vedere una mostra, fai in modo che il viaggio sia pieno e non vuoto, che sia necessario almeno sotto un aspetto. Naturalmente viaggia risparmiando, si inquina meno.
  9. Pensa sempre che può succedere l’imprevisto e non sempre è a buon mercato, perciò stanzia un fondo emergenza, può essere fondamentale. Stanzia anche un fondo divertimento: gli spicci possono diventare il biglietto del cinema.
  10. Sii protagonista del tuo tempo e, sí, farsi invitare come ospite è più bello che pagare per esserci. Impara a fare qualcosa che si possa condividere con gli altri, prima o poi ti inviteranno e non dovrai pagare il biglietto.
    Alla base del decalogo ci sono almeno due nozioni fondamentali: la prima è che non bisogna mai abusare di niente e di nessuno, chi più ha, mette a disposizione anche in termini di esperienza. La seconda è che le cose migliori della vita sono gratis, come l’amore, l’amicizia, la condivisione, ridurre i consumi ti fa scoprire che oltre la porta di casa tua ci sono tanti altri che vogliono dividere qualcosa con te, cibo, esperienze, necessità. Non si deve essere ricchi per essere felici e ognuno può mettere a frutto l’ingegno per ottenere il massimo da se stesso e gli strumenti adatti a vivere. In fondo, nessun essere umano può e deve essere ridotto a un mercato, meritiamo di più meritiamo la felicità che non si compra e non si vende.

Paola Caramadre

Giornalista, autrice e lettrice onnivora e curiosa. Promotrice culturale, 'regista dei libri' e cofondatrice di Tantestorie.it

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