Il Selvaggio Scettico

Tempo di lettura: 1 Minuti

di Silvia Suto
Lombetonga era stravaccato in riva al mare, masticando una radice di erbetta dolce, pigramente affilava le sue lance e fissava la superficie calma. All’improvviso notò una piccola barca di forme insolite. In essa c’erano due uomini dai volti sbiaditi. Indossavano vestiti lunghi e scuri.
Lombetonga sputò la radice e aspettava con interesse quello che avrebbero fatto. Sbarcarono a terra e si avviarono verso lui.

– Veniamo a darti la grande notizia sull Grande Creatore!
– Che?
– Creatore! Il Gran Dio, che ti ha creato!
Lombetonga voltò lo sguardo verso la giungla dove sedeva una donna grassa e fabbricava cesti di foglie di palma.
– Mamma, penso che ti stanno cercando!
– Parliamo di Dio, che ti dà il tuo pane quotidiano, il cibo da mangiare.
Lombetonga guardò le sue reti che si asciugavano stese lì vicino.
– E’ il mare che mi dà da mangiare … ora vediamo cosa mi ha mandato , – disse con un largo sorriso.
I missionari probabilmente non conoscevano le sfumatura del dialetto di Lombetonga.
– Siamo venuti ad annunciarti l’imminente venuta di Gesù, che ti salverà dal fuoco inferna…
Non finì la sua frase.

***
Lombetonga era stravaccato sulla riva del mare, mordicchiando la costola del missionario più giovane e guardava la voluminosa signora che stava raccogliendo la carne nel cesto di foglie di palma.
– Grazie a Dio, per il pranzo di oggi … E ‘stato delizioso. Però ho fatto un grande errore.
– Che errore, figlio mio?
– Mi sono scordato di chiedere quando verrà quel loro terzo compagno di cui parlavano, quel Gesù.

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