Sei mio fratello?

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di Laura De Santis
“Sei mio fratello?”.

“Sshhh”, Federico la fissò nell’ombra fissandola con il suo sguardo cupo e portandosi il dito indice davanti alle labbra ad intimarle il silenzio. “Devi stare zitta, ok?”, le disse ancora con una agitazione sempre crescente. Loredana annuì con la testa senza replicare nulla.

Lo osservò con curiosità. Per la prima volta, lasciò andare lo sguardo sulla sua fronte, sui suoi capelli crespi e scuri, sul taglio dei suoi occhi così curiosamente sottili. Osservò attentamente il suo naso e si rese conto che era segnato da una costellazione di piccolissimi semi chiari.

Notò, nel momento in cui aprì la bocca in uno sbadiglio, che i suoi denti non erano completamente bianchi, alcuni erano come avvolti da un velo di panna. Si soffermò su ogni dettaglio cercando qualcosa. Curiosò attraverso il maglione e riuscì a scorgere la linea delle scapole. Si sentì confusa e delusa.

Niente, non riusciva a trovare niente di simile a se stessa. Eppure, si guardava continuamente allo specchio, si conosceva bene. Quel ragazzino  davanti a lei, nel corridoio buio, cosa aveva in comune con lei? Se lo chiese con insistenza.

Fece per aprire la bocca, voleva dirglielo, ma Federico la zittì e le sussurrò: “Silenzio, altrimenti ci scoprono”. Loredana inghiottì le parole e cercò di concentrarsi sul loro piano: avevano stabilito, o meglio Federico aveva stabilito, che sarebbero sgattaiolati in terrazza per andare a vedere la luna piena.

Tornò ad osservarlo di nuovo. Niente nemmeno stavolta, nessun segno, nessuna somiglianza. Non riuscì più a trattenersi: “Federico, ma come è possibile che tu sia mio fratello? Siamo così diversi, non ci somigliamo per niente” e rimase a guardarlo curiosa e imbarazzata.

Il ragazzo la guardò con uno sguardo cupo, reso ancora più torvo dal colorito così scuro del suo viso, strizzò gli occhi e tirò un cazzotto al muro del corridoio. Loredana intravide qualcosa, come una lacrima mentre il fratello correva via in fretta verso la sua stanza.

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