Scatole di ricordi

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di Paola Lombardi

Ripongo la mia vita nelle scatole. Di ogni tipo. Di plastica, di legno, di metallo. Tonde, rettangolari, quadrate, cilindriche a volte. Scatole di scarpe, di biscotti, di profumi. Scatole. Contenitori. Lo faccio da sempre. Conservo tutto. Scontrini, biglietti, locandine, inviti, bustine di zucchero vuote. Voglio ricordare. I ricordi scivolano sulle cose. Non voglio separarmi dalla persona che sono stata. Non voglio separarmi da me. Non voglio andare avanti. Mi tengo le mie cose. Tutte cose poco importanti. Non sono nemmeno oggetti, ma solo segni di un passaggio fugace e casuale in un luogo invece che in un altro.

Periodicamente una furia distruttrice si impossessa di me. Periodicamente devo fare ordine, rimettere a posto. Prendo altre scatole vuote per riempirle di altri indizi del mio presente. Immancabilmente mi guardo indietro.
Riapro le vecchie scatole, controllo che siano ancora intatte, verificano che non ci siano insetti. Vorrei gettare via qualcosa. Non ci riesco mai. Faccio più ordine, organizzo meglio lo spazio così non devo buttare via niente. C’è la mia vita lì dentro. Ho trovato il biglietto di ingresso ad un concerto. Risale a venti anni fa. Stringendo in mano quel fogliettino quasi opaco ho rivissuto la scena. Indossavo una camicia rosso scuro, trasparente o quasi, mi confondevo nelle luci, la musica animava i miei pensieri, i miei movimenti. All’epoca avevo degli occhi enormi, nerissimi, l’emozione mi rendeva inquieta. Ero lì e non altrove. Ho riascoltato quella musica di allora. Non mi piacerebbe oggi. Fisso quel foglietto. Io sono stata in quel foglietto sbiadito. Io sono stata a quel concerto. Se non avessi rivisto il biglietto non avrei ricordato il concerto.

Le scatole piene di ricordi mi risparmiano la fatica di ricordare tutto. Da qualche parte ci sono anche i diari. Un’infinita sequenza di pensieri, di riflessioni, di riferimenti a persone dimenticate, scomparse nella nebbia del tempo. Faccio spazio. Non butto via niente. Conservo tutto. Nelle scatole c’è sempre posto per scontrini, biglietti, inviti, brochure. Nelle scatole c’è sempre posto per la mia vita.

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