La ragazza con la valigia

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di Laura De Santis

C’era una volta, una ragazza. Né bella né brutta, né grassa né magra, né buona né cattiva. In tutto e per tutto era una ragazza normale. La sua storia non sarebbe nemmeno da raccontare se non fosse per un particolare, la ragazza in questione aveva sempre con sé una valigia.

Non poteva separarsi da una vecchia valigia tutta rovinata che, di sicuro, aveva visto tempi migliori. La ragazza non poteva proprio uscire dalla porta di casa se non si portava dietro anche il suo bagaglio. Non poteva farci niente, quella valigia sgangherata doveva stare dove stava lei. Anche se andava a prendere il latte, doveva andarci con la valigia. Chi la conosceva bene, sorrideva con affetto di fronte a questo capriccio, ma chi la conosceva poco rideva a crepapelle prendendola in giro: “Ecco, guarda, la ragazza con la valigia” e tutti a puntare il dito tra risolini divertiti appena trattenuti.

Alla ragazza non importava niente, le interessava soltanto portarsi dietro la sua valigia vecchia e rotta. Se qualcuno le chiedeva il motivo della sua ossessione, la ragazza non accennava nemmeno una risposta, come se quel qualcuno non avesse nemmeno fiatato e andava avanti per la sua strada. Una volta, un ragazzo tentò di rubarle la valigia, non ci riuscì, ma la ragazza pianse per giorni.

Poi, successe una cosa strana. La ragazza incontrò un medico, giovane, ben educato, carino ma non troppo. Anche lui né bello né brutto, né grasso né magro, né buono né cattivo, un medico giovane e normale in tutto e per tutto.

Si guardarono, si sorrisero, si strinsero la mano, si guardarono ancora, poi, si parlarono, una mattina, sotto il cielo sereno, si baciarono. Il giorno dopo si baciarono ancora e fu allora che la ragazza gli consegnò la valigia. “C’è dentro il mio cuore, adesso è tuo e la valigia non mi serve più”.

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