Dove nascono le storie

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di Paola Lombardi

Dove nascono le storie? Nascono dal ventaglio del caso o del destino, sgorgano come acqua dalle sorgenti delle famiglie, sorgono come alberi svettanti dalle insidie della vita.

Le storie nascono all’ombra di un grande albero, nella casa abbandonata dei miei antenati. E’ una grande casa rurale che, ormai, non ha più proprietari. E’ una proprietà indivisa tra troppi discendenti. Ma io la riconosco  sempre come la ‘mia’ casa.

Quel rudere cadente, scheggiato dalla guerra, devastato dal tempo, isolato dall’abbandono, è la patria delle mie storie. All’ombra di quest’albero riascolto le voci di nonni, bisnonni, prozie, gli avi mi parlano attraverso questo paesaggio, mi raccontano dei loro tempi, mi raccontano delle loro vicende.

L’aia, che ancora si distingue tra i rovi, è la porta spazio-temporale che mi riconnette con la mia storia personale. Scopro ogni volta che io ero io ancora prima di venire al mondo, che i tratti del mio carattere discendono da quel tale nonno o da quella tale zia, che il verde cupo dei miei occhi è lo stesso degli occhi di mia nonna, che i capelli ricci sono gli stessi del mio bisnonno, che la statura è la stessa della prozia di mia madre.

All’ombra di questo albero secco mi riapproprio della mia storia, mi nutro di queste infinite storie che si alimentano nel ricordo e le trasmetto agli altri. Torno in questo luogo ormai selvaggio perché non potrei farne a meno e perché è qui che le storie si affacciano timide e vengono a consolarmi, a ridere con me, a congratularsi, la vita torna indietro all’epoca degli antenati e mi regala altra forza per andare ancora avanti. Non posso non venire a fermarmi qui, qui dove tutto ha avuto inizio e dove tutto potrebbe non finire mai. Perché ne sono certa, chiunque verrà a sedersi su questa pietra piatta davanti l’antica casa, respirerà la mia storia intessuta di tutte le storie della mia famiglia. Conservo la memoria e sorrido pronta a donarla ad altri che intrecceranno il loro cammino con il mio.

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