Maria Grazia Calandrone alla Notte della Poesia

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La notte è sempre il tempo dei miracoli, il tempo che si espande, diventa fluido, rigoglioso. Si illuminano, nella notte, le speranze e i sogni prendono forma. La notte è il tempo della poesia, della parola che si rigenera e decodifica il reale. Tra le sue ombre si tracciano mappe morali e si delineano cambiamenti ipotizzando scintille di incanto. Avvinta alla parola, poetica narrazione dell’esistere, rinasce per la quinta edizione la Notte della poesia a Venafro che si terrà domenica 12 settembre a partire dalle ore 20.30.

L’associazione Venus Verticordia insieme al Collettivo divergente, con l’amichevole partecipazione della cooperativa Geco e di Tantestorie e con il patrocinio del Comune di Venafro, proseguono il percorso ideato da Francesco Giampietri questa volta in una ambientazione diversa ai piedi del Castello Pandone.

La Notte della Poesia 2021 rinasce da una notte scura e dolorosa in cui si sono intrecciate vicende intime e collettive, e si misura con un’assenza forte che resta presenza nella luce della bellezza.

“Bussole e armi dei disarmati sono, le parole”.
Le parole che si animano, diventano strumenti, diventano racconto e ancora mutano per diventare versi e poi canto. Questa quinta edizione ospiterà Maria Grazia Calandrone, finalista al Premio Strega 2021 con il suo primo romanzo di carattere autobiografico Splendi come vita edito da Ponte alle Grazie.
Maria Grazia Calandrone è figura versatile nel panorama culturale, punto di riferimento per poeti esordienti, autrice di profonde riflessioni sul femminile e sulla libertà, sui diritti e sul mondo del lavoro. È giornalista, autrice e conduttrice Rai, drammaturga, insegnante e artista visiva.
Il suo esordio come poetessa avviene nel 1994 con la silloge illustrazioni che vince il premio Montale per l’inedito. Tra le sue raccolte Serie fossile del 2015 pubblicata da Crocetti. I fatti del reale entrano nella poesia della Calandrone come per Gli scomparsi. Storie da Chi l’ha visto?, le vicende di cronaca ispirano le sue opere. E autrice di testi teatrali in collaborazione con l’attrice Sonia Bergamaschi e porta in scena il video concerto Corpo reale.
Con Splendi come vita racconta la sua vicenda personale con uno stile articolato e profondo. Una storia da romanzo, come si potrebbe definire, che ha avuto una gestazione di quasi 50 anni.

Il dialogo con l’autrice sarà a più voci per dare spazio a riflessioni, commenti, domande mentre si intervalleranno brani interpretati da Vera Cavallaro, Carmen De Luca e Antonio Pisani. Ci sarà spazio per la musica e per un omaggio a Francesco Giampietri all’insegna della poesia e della luminosa bellezza della Notte capace di sognare.

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