Vita da gatto

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E poi arrivò il gatto. Non un micio qualunque, ma il gatto per antonomasia. Proprio il signor Gatto. Il felino si presentò una mattina d’autunno lisciandosi le lunghe vibrisse eccitate. Apparve all’improvviso in una casa in cui non c’erano mai stati gatti, nessuno lo aspettava e nessuno ne richiedeva la presenza, ma il micio arrivò lo stesso con le poderose zampe e gli occhi screziati di giallo. La coda vibrante e le orecchie in allerta, il micio si fermò davanti al portone. Si leccò una zampa con fare distratto e approfittando dell’istante propizio si lanciò in casa. Con il suo pelo tigrato nelle tonalità del grigio e del nero si diresse sul primo divano disponibile, lo saggiò, si acciambellò e si mise anche a sbadigliare. Nessuno in casa lo attendeva ma tutti lo guardarono con ammirazione. Il gatto dispensò fusa e carezze alla famiglia di umani e con un frusciare di coda conquistò tutti i componenti della casa e trovò la sua dimora, il suo divano e il posto ideale dove vivere.

La famiglia di umani perse la testa per il signor Gatto. Anche i momenti più difficili divennero semplici grazie alle cure affettuose del signor Gatto. Tutto divenne piacevole grazie alla serena presenza del micio, ma guai a toccargli il divano! Dimostrò di saper sfoderare gli artigli pur di difendere il suo regno. Gli umani gli lasciarono volentieri il divano pur di avere in cambio la sensibile presenza del signor Gatto.

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