Un compleanno da sogno

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di Laura De Santis

“E’ proprio una fortuna che il tuo compleanno capiti di domenica quest’anno”.
La cucina di Lucia e Sandro, inondata di luce, sembra più grande. Sandro le tiene la mano mentre fanno colazione. Lucia annuisce all’osservazione di suo marito e intanto pensa che dovrebbe lavare le tende. Le osserva attentamente, pensa che le ombre di fumo siano fin troppo evidenti e che è arrivato il momento di lavarle. “Le metterò in lavatrice” dice rivolgendosi alle tende. Il marito la osserva esattamente come lei osserva le tende e pensa: “Ho fatto bene a prenotare una cena fuori, ha proprio bisogno di distrarsi almeno per qualche ora”. La guarda mentre sparecchia e le dice: “Ti ho preparato una sorpresa per questa sera. Sarà un compleanno speciale”. Lei ricambia lo sguardo sorride e gli dice: “Grazie, intanto vado a rifare i letti, poi penso di pulire il bagno”.
“Va benissimo e io preparo il pranzo”, dice lui sorridendo. E Lucia pensa che poi dovrà pulire il doppio, ma resta in silenzio. Subito dopo pranzo, Lucia avverte una pesantezza. Si sente stanca, a fatica lava i piatti, pulisce la cucina e il lavandino. Non pensa a prendere un caffé per non sporcare di nuovo. Guarda suo marito che guarda la tv e gli dice: “Ma se andassi a riposarmi per qualche minuto? Che ne pensi? Tanto stasera per che ora dobbiamo uscire?”
“Certo, vai pure, usciamo per le 19, hai tutto il tempo di riposarti”.
Lucia va in camera da letto, si chiude la porta alle spalle, socchiude le imposte lasciando filtrare solo un po’ di luce, si spoglia e si adagia tra le lenzuola. Prova una sensazione di benessere come non le era più capitato da tempo. Si rannicchia e si addormenta.

Cade in un sonno profondo, prova la sensazione di sognare una voragine e di cadervi dentro. Durante il volo, Lucia ride, è felice di sprofondare nel vuoto e dorme.
“Lucia”, sussurra Sandro, ma la moglie non dà risposte, sorride nel sonno. Allora si avvicina e la scuote, ma niente. Lucia non si muove, il viso è solcato da un sorriso disteso, gli occhi sono chiusi, il respiro è regolare, ma Lucia non si sveglia. “Dai cara, svegliati, è ora di andare. I nostri amici stanno per arrivare. Dai Lucia”. Ma Lucia sembra lontana, avvolta in un sonno profondo.
“Sandro dov’è la festeggiata?” chiedono ansiosi Chiara ed Enzo. E Sandro, tornato a sedersi sul divano, li guarda e dice: “Dorme”.
“Come dorme? E perché? Non la svegli?”
“Ho provato a svegliarla, ma non si sveglia. Dorme”.
“Vado a vedere”, si agita Chiara.
Dopo qualche minuto torna in soggiorno: “Hai ragione non si sveglia, sorride e dorme. Che strano”.
“Che facciamo?” si chiedono l’un l’altro.
“Direi che dovremo disdire la prenotazione al ristorante. Ceniamo qui aspettando che Lucia si svegli”.
Preparano la cena tutti e tre insieme, ridono, accendono la tv, mangiano, lasciano una montagna di pentole e piatti nel lavandino. Fumano e bevono vino, ma di Lucia nessuna traccia. Lei dorme nella stanza vicina. Poi lo squillo del telefono interrompe la serata. “Pronto Sandro, volevo fare gli auguri a Lucia ma ha il telefono spento, puoi passarmela?”
“Guarda – risponde Sandro alla suocera – Lucia dorme. Provo a chiamarla”.
Con il telefono in mano torna in camera da letto per svegliare sua moglie. La scuote e le dice: “C’è tua madre a telefono, sono le undici”. Lucia si sveglia di soprassalto, con uno scatto prende il telefono: “Mamma, buongiorno, com’è tardi ho dormito fino alle undici. E adesso come faccio al lavoro?”
Dall’altra parte la madre ride e anche Sandro sorride: “Che succede?”
“Sono le undici di sera, ma da quanto tempo dormi?”
“Non lo so mamma. Non lo so”.
Poi guarda il marito: “Quanto ho dormito?”
“Dormi dalle quattro di oggi pomeriggio. Ho disdetto la prenotazione al ristorante. Di là ci sono Chiara ed Enzo. Li vuoi salutare?”
“No, non mi va. Ti dispiace se dormo ancora un po’?” Si volta dall’altra parte e torna a dormire.

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