Le tempeste solari

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di Laura De Santis

Elisa se ne tornò a casa con quell’idea che le ronzava in testa. Mentre camminava scuoteva la testa cercando di scacciare quelle idee. All’improvviso si fermò e si guardò i dorsi delle mani. Vide le odiose macchie scure anche nell’oscurità perché ormai le conosceva fin troppo bene. Le salirono alcune lacrime sul bordo della palpebra e riprese il cammino.

Suo marito era addormentato sul divano con la TV accesa in sottofondo. Elisa ne approfittò per osservarlo. Anche lui aveva ciocche di capelli bianchi e una fitta rete di rughe intorno agli occhi e alla bocca. Eppure aveva solo 37 anni. E lei? Tremò guardandosi il viso nello specchio.

Analizzò la grana della pelle, i numerosi capelli argentei che spuntavano tra quelli tinti. Le macchie scure sulle mani la fecero trasalire. Eppure aveva soltanto 34 anni. Si voltò, andò verso il divano e svegliò il marito. Intontito dal sonno, la osservò per un attimo. Poi le sorrise. Ma Elisa era sconvolta: “Ti sei reso conto che stiamo invecchiando? Non ti sembra strano?”. L’uomo annuì senza dire niente. “Dove sei stata?”, le chiese.

“Appunto. Ad una riunione di scienziati. Uno dei relatori ha detto che le tempeste solari hanno provocato stravolgimenti sul nostro ecosistema accelerando il processo spaziotemporale. In pratica gli ultimi anni sono trascorsi più velocemente con ripercussioni sul nostro corpo. Siamo invecchiati prima e più in fretta. Hai capito? Hai capito cosa voglio dire?”. Il marito annuì, sbadigliò e le disse ad alta voce: “Vado a letto. Ho sonno”.

Elisa tremò: “Sei diventato sordo?”. Il marito le sorrise: “No, ho i tappi nelle orecchie per dormire. Buonanotte. Ho proprio sonno”. Elisa ne fu convinta: quello scienziato aveva ragione. Stavano tutti invecchiando precocemente. Per questo sarebbe andata ad iscriversi all’associazione dello scienziato. Sarebbero stati i 300 euro meglio spesi della sua vita.

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