Il viaggiatore solitario

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Ho lasciato il mio paese che ero giovane
Ho lavorato il giusto per diventare ricco
Ho cambiato le auto con la stessa frequenza con la quale si cambia la biancheria intima
Ho vestito alla moda
Ho gustato cibi succulenti nei locali più rinomati
Ho viaggiato in aerei di lusso
Ho preso transatlantici che mi hanno condotto nei mari del sud
Ho nuotato in acque limpide e cristalline
Ho avuto le donne più belle del mondo
Ho fatto l’amore tra palme e noci di cocco
Ho meritato la mia vita che è stata tutta una vacanza
Ho ascoltato chi mi ha detto che si vive una volta sola

Ho ignorato chi mi ha detto che si muore una volta sola o che si può morire ogni giorno senza accorgersene
Ho ignorato la voce di chi mi chiedeva aiuto
Ho ignorato l’agonia del mio paese che cadeva a pezzi
Ho fatto in modo che della mia famiglia restassero solo foto sbiadite
Ho trasformato in ruderi le aie dei mie nonni
Ho lasciato che gli amici d’infanzia mi diventassero estranei

Tanto ho fatto per tornare vecchio e stanco al mio paese

Bruno Di Placido

Volontario della V.d.s Protezione Civile di Cassino, impegnato in vari aspetti del sociale, lettore e, da qualche anno, anche scrittore con un’ambizione dichiarata: riuscire a fondere ragioneria di cui vive e prosa con la quale sogna.

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