Il canto della notte

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Infinito è l’universo. Penso a questo, stasera, mentre guardo le stelle avvolto nella solitudine. In lontananza posso sentire le voci di altri uomini, ma sono troppo distanti per essere una compagnia. Stasera se potessi, se avessi una fiamma a farmi luce, se avessi la capacità di trovare le parole, ti scriverei.
Ti scriverei per dirti che l’universo è infinito e che le possibilità della vita di ogni uomo sono infinite. Ci siamo incontrati per questo. Le combinazioni del destino, nel loro essere infinite, ci hanno permesso di trovarci. Io ti ho riconosciuta subito. Eri tu quella che aspettavo da sempre. E tu? Mi hai riconosciuto tu? Ora penso di no.

Penso che non ero io l’uomo del tuo destino. Eppure eri tu quella scritta nel mio.
Non ho potuto fare niente per evitare di amarti. Mi sono innamorato al primo sguardo, la dolcezza del tuo sguardo mi ha ingannato sopra ogni altra cosa. Mi sono lasciato conquistare e sono precipitato nel pozzo senza fondo dell’amore.
Ho costruito illusioni, come la notte accende le stelle così io ho acceso la fantasia. Ti ho tenuta stretta sul cuore e non mi accorgevo che desideravi correre altrove. Il fatto che non mi cercassi non mi ha mai insospettito. Ero così cieco da non vedere neppure che i tuoi sguardi erano rivolti altrove.
Ti scriverei stasera per dirti che la notte è la stagione del mio cuore ferito. Ti scriverei per dirti che l’amore non si interrompe perché tu sei fuggita via.

Provo la sofferenza dei cani legati alla catena, provo il dolore delle volpi ferite dalla tagliola, provo la nostalgia dell’usignolo che canta. Tu non ci sarai, il destino ci ha fatto incontrare una volta, ma l’universo è infinito e le combinazioni della sorte hanno fatto la loro parte. Ma sogno di ritrovarti tra cento anni. Saremo vecchi e tu finalmente mi guarderai con affetto e mi dirai “anch’io”. Mi accontento di questo sogno ad occhi aperti sotto il cielo più nero illuminato dalle stelle fioche e infinite della notte. Non ti scriverò, ma sarà il tuo viso che mi farà compagnia e mi proteggerà dall’infinito dell’universo.

Paola Caramadre

Giornalista, autrice e lettrice onnivora e curiosa. Promotrice culturale, 'regista dei libri' e cofondatrice di Tantestorie.it

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